Mindset

Il termine “mindset” è una parola inglese che può essere tradotta in italiano come “mentalità”, “approccio mentale” o “atteggiamento mentale”.

Si riferisce al modo in cui una persona pensa, interpreta il mondo che la circonda e agisce secondo automatismi ed abitudini.

La mentalità influisce sulle convinzioni, le percezioni e le reazioni di una persona di fronte alle sfide, alle opportunità e alle situazioni della vita.

Esistono due tipi principali di mentalità che vengono spesso discussi, e qui entriamo nel vivo.

Mindset Fisso (Fixed Mindset) – I rigidi

Il mindset fisso si riferisce alle persone che tendono a credere che le loro capacità e qualità siano innate e immutabili. Vedono il successo come una conferma delle loro abilità innate e il fallimento come una dimostrazione della loro mancanza di talento.

Questo tipo di mentalità può limitare il desiderio di imparare e crescere, poiché le persone con una mentalità fissa possono evitare sfide o rischi che mettono in discussione le loro capacità.

Le personalità con il mindset fisso possono essere altamente ignoranti, inette, rigide, tradizionaliste, scettiche, scaramantiche, ansiose, paurose e con bassa autostima.

Da queste abitudini e approcci rigidi, largamente discussi nel capitolo dedicato al Disturbo da Stress Post Traumatico, possono fiorire le sub-personalità.

Abbiamo 10 tipologie di sub-personalità:
2 dominanti: schizoide, narcisistica (gli assoluti);
3 di transizione dal dipendente al dominante: antisociale, ossessiva compulsiva, borderline, (gli irritabili, rancorosi);
2 dipendenti: istrionica, dipendente (i depressi),
3 sfuggenti: evitante, paranoide, schizotipica, (gli strani bizzarri).

Un insieme di diverse sub-personalità, con tratti variabili in intensità, può contribuire allo sviluppo di disturbi di personalità, psicosi e nevrosi. Questi disturbi tendono a manifestarsi quando la persona è sotto stress, e uno dei segni distintivi è un mindset rigido.

Consiglio di utilizzare la tecnica della “teoria degli equalizzatori delle sub-personalità” in sessioni individuali e plenarie per una gestione efficace.

N.B. questo test non è sostituto di una seduta psicoterapeutica o psicoanalitica.

Mindset Dinamico (Growth-Mindset)– Gli innovatori

Il mindset dinamico (dinamic mindset) è un concetto che si riferisce a un modo di pensare in cui le persone credono che le loro abilità e capacità possano essere sviluppate e migliorate attraverso lo sforzo, la pratica e l’apprendimento continuo.

Questo tipo di mentalità è contrastato dal “mindset fisso”, in cui le persone credono che le loro capacità siano innate e immutabili, e credono che nella vita ci voglia fortuna e che non sia colpa loro se non hanno mai conosciuto la ‘persona giusta‘ per avere successo.

Come si riprogramma la mente e come si raggiunge una mentalità vincente

Per comprendere come ottenere un atteggiamento mentale vincente, dobbiamo prima capire come funziona la nostra mente.

La mente può essere riprogrammata in tre modi principali: attraverso uno shock emotivo, l’ipnosi o la ripetizione.

La ripetizione è il metodo che dà i risultati migliori ed è quello che possiamo gestire autonomamente.

Come funziona la nostra mente

La mente umana può essere suddivisa in due componenti principali: la mente conscia e la mente inconscia.

Ecco come funzionano:

La mente conscia

  1. Mente Conscia, la mente che si sforza e decide:
    • La mente conscia è la parte della mente di cui siamo consapevoli in ogni momento.
    • È responsabile della percezione immediata del mondo esterno, del pensiero razionale, della pianificazione e delle decisioni consapevoli.
    • Ha una capacità limitata di elaborazione delle informazioni, il che significa che può gestire solo un numero limitato di pensieri o attività alla volta.
    • La mente conscia è la parte con cui interagiamo quando siamo svegli e consapevoli. Non va confusa con la mente inconscia, specialmente quando le azioni emergono sotto stress.

Attenzione a non ingannarsi: il ragionamento e lo sforzo sono sottoprodotti della mente conscia, mentre le azioni sotto stress e le abitudini sono sottoprodotti della mente inconscia.

Attenzione con i bambini

Le neuroscienze hanno confermato, in modo autoconclusivo, che la mente conscia si forma e si chiude intorno ai 3 anni di età, non più 6 anni.

Genitori: “L’avventura è già andata a 3 anni d’età!

La mente conscia va visualizzata come una barriera che protegge quella inconscia (un casco protettivo), ecco perché i bambini hanno tratti caratteriali che emulano gli adulti già a quell’età, ed è per questo che i bambini molto piccoli non dovrebbero essere esposti a situazioni fortemente tristi e violente, suoni fragorosi e spaventosi, immagini negative ed inquietanti.

I bambini in tenera età sono delle spugne, e tutto ciò che sentono e vedono finisce direttamente nella mente inconscia, proprio perché non hanno sviluppato la (quasi inespugnabile) barriera della mente conscia che si consolida intorno ai 3 anni d’età.

I bambini piccoli non solo ascoltano, ma sentono, il che è fondamentale da sapere.

Sentire una forte litigata dei genitori è sufficiente per dar vita ad insicurezze e, nei casi più gravi e ripetuti, tendenze e disturbi della personalità, come la decisione di isolarsi e ritirarsi dalla socialità, compromettendo le future relazioni primarie: con la famiglia, gli insegnanti e compagni di classe, nell’adolescenza, soprattutto nei momenti delicati come la scoperta della sessualità e dell’innamoramento, negli ambienti di lavoro e nella professione.

Pattern narcisistici dei genitori

Le frasi da non dire mai ai bambini sono ampiamente trattate nella psicologia e nella pediatria, chi sviluppa un Disturbo Narcisistico della personalità in età adulta è propenso a mettersi in una posizione di dominanza (in realtà di difesa) con le seguenti frasi.

Sei uno stupido“, “Con tutto quello che ho fatto per te“, “Se non mangi X, il dottore ti fa la puntura“, “Non capisci mai niente“, “Sei sempre il solito“, “Te l’ho detto”, “È per il tuo bene”, “Non è nulla, non puoi capire“, “Tanto non ti cambia niente“, “È inutile che ti sforzi“.

FraseSpiegazione
“Sei uno stupido”L’individuo narcisista usa questa frase per svalutare gli altri e sentirsi superiore.
“Con tutto quello che ho fatto per te”È uno dei modi per manipolare emotivamente l’altro, facendo leva sul senso di obbligo e gratitudine.
“Se non mangi X, il dottore ti fa la puntura”Un tentativo, molto vigliacco, di controllare un bambino o una persona fragile utilizzando la paura o minacce per ottenere ciò che vuole.
“Non capisci mai niente”Serve a sminuire le opinioni o le capacità altrui, riaffermando il senso di superiorità del narcisista.
“Sei sempre il solito”È uno dei modi per invalidare l’altro, suggerendo che non possono cambiare o migliorare.
“Te l’ho detto”Utilizzato per affermare il proprio senso di autorità e minimizzare le opinioni o i contributi altrui.
“È per il tuo bene”Utilizzato per giustificare comportamenti manipolatori o controllanti sotto l’apparenza di cura.
“Non è nulla, non puoi capire”Serve a isolare l’altro, suggerendo che la loro esperienza o prospettiva non ha valore o rilevanza.
“Tanto non ti cambia niente”Minimizza l’importanza delle azioni o delle emozioni altrui, riaffermando l’egocentrismo del narcisista.
“È inutile che ti sforzi”Serve a svalutare gli sforzi altrui, rafforzando l’idea che l’altro non può raggiungere gli standard del narcisista.
Queste frasi riflettono spesso un atteggiamento manipolatore, controllante e svalutante tipico di chi mostra tratti narcisistici. Il narcisista cerca di proteggere la sua vulnerabilità e mantenere il controllo sugli altri attraverso queste strategie comunicative.

Alcune affermazioni dei genitori e altre influenze possono avere un impatto duraturo sulla mente dei bambini, portandoli a sviluppare le sopra descritte sub-personalità aggressive, compulsive, evitanti, strane-bizzarre e depresse.

Avete mai sentito bambini o adolescenti urlare contro i genitori o viceversa? Questo è un indizio molto importante; siamo di fronte ad un problema di disturbo della personalità che può essere tramandato da generazioni.

Altre cause dai genitori e/o dai fratelli, più alcune riflessioni

Quando i figli raggiungono un’età in cui dovrebbero prendere in mano la loro vita e diventare finanziariamente autonomi (la maggiore età e poco prima), possono affrontare sfide se genitori o altri adulti influenzano negativamente le loro decisioni.

Affermazioni come “Si stava meglio quando si stava peggio“, “I ricchi sono tutti cattivi“, sono tipiche di chi ha un mindset rigido.

Questa espressione che segue cela una mania di controllo e una paura atavica quando i figli vorrebbero spiccare il volo, tipica dei narcisisti-covert e degli istrionici:

“Prenditi il tuo tempo, hai tutta la vita davanti a te”, possono influenzare le scelte dei giovani adulti.

Queste influenze, se ripetute frequentemente, possono portare a condizionamenti mentali che limitano il successo e la felicità delle nuove generazioni.

Pertanto, è importante comprendere se ci sono disturbi della personalità o sindromi sia depressive che narcisistiche, nell’adulto, non da meno la ADHD e disturbi post traumatici da stress complessi (eventi scatenanti e periodi di difficile recupero come il dopoguerra, 1968, 1984, 2008, 2011 e 2020), tali da influire sui risultati, creando sensi di vuoto-insicurezza nella gioventù emergente.

Il motivo di creare traumi per una società consumistica

Non voglio banalizzarlo, ma, lo shopping compulsivo e molti acquisti che mettono le perone in una condizione di debito sono palliativi per la depressione. Una persona è depressa quando la sua figura ideale (ologramma) è per un periodo troppo lungo staccata e distante dalla sua figura reale.

I traumi possono essere indotti: di quelli generati da super forze esterne al nostro controllo non abbiamo molti strumenti per difenderci, alcuni di questi: mantenere alta l’autostima e creare un porto finanziario sicuro.

Su piccoli gesti quotidiani, come mantenere la qualità delle relazioni con gli altri, su quest’ultime si che abbiamo possibilità di apportare miglioramenti.

Mi rendo conto dello ‘scossone’ emotivo riguardo a questo contenuto, ma è il cambio di mentalità che ha permesso ai migliori al mondo di raggiungere i risultati desiderati.

Prima di proseguire con la lettura, apri qui a lato questa nuova pagina e comprendi come funziona veramente la mente umana. Una doppia lettura di contenuto di darà maggiori informazioni.

La mente inconscia

2. Mente Inconscia, la mente che ci guida e accetta tutto:

  • La mente inconscia è la parte della mente di cui non siamo direttamente consapevoli.
  • Contiene memorie, emozioni, credenze, abitudini e comportamenti (PARADIGMI) che possono influenzare le nostre azioni senza che ne siamo pienamente consapevoli.
  • È responsabile di molte funzioni automatiche del corpo, come la respirazione e il battito cardiaco, nonché delle azioni compiute mentre si sta pensando ad altro.
  • Può influenzare le decisioni e le reazioni in modi che non sempre comprendiamo razionalmente.

Mindset e Paradigmi inconsci

Per sviluppare un atteggiamento mentale vincente, è importante lavorare sulla mente conscia quando ci sforziamo, ma soprattutto sulla mente inconscia, grazie alla ripetizione di stimoli e contenuti adatti al processo di cambiamento delle nostre azioni.

Ogni causa ha un effetto, ogni azione produce dei risultati, e se i risultati non sono desiderati, dobbiamo cambiare abitudini e credenze presenti nella mente inconscia.

Riprogrammazione mentale

Se desideriamo avere successo e raggiungere i nostri obiettivi, è necessario un processo di riprogrammazione e riposizionamento della mente.

La motivazione è una condizione necessaria, ma il grosso del lavoro è dato dalla riprogrammazione.

La pratica di pensieri positivi e la motivazione sono importanti, ma la motivazione da sola non è sufficiente per raggiungere nuovi obiettivi e risultati.

La mente inconscia può essere influenzata da emozioni e credenze profonde, questa è una buona base di partenza per il lavoro di uno psicoterapeuta, intento ad aiutare nel processo di riprogrammazione il proprio paziente/cliente/studente.

La sola terapia motivazionale non porta ad un vero cambiamento.

Tuttavia, l’isolamento da ambienti tossici e la frequentazione di ambienti positivi possono rendere più piacevole il processo di riprogrammazione e favorire il cambiamento delle abitudini e delle credenze che rendono invalidanti i processi di perseguimento degli obiettivi, dei desideri più profondi.

Conclusioni

La transizione all’età adulta è spesso una fase critica, poiché i giovani cercano di acquisire indipendenza e autonomia. I giovani più intraprendenti a 18-20 anni sono già fuori dalla casa della famiglia di origine.

L’importanza di creare un ambiente positivo e di supporto per i giovani è cruciale per il loro sviluppo.

Lavorare sulla mente conscia e inconscia, attraverso la riprogrammazione mentale, può aiutare le persone a raggiungere obiettivi personali e migliorare la loro mentalità.

Preziosi sono quei genitori, anche privi di titoli o lauree, che sostengono i propri figli nella loro intraprendenza e nella scelta di percorrere il difficile sentiero delle vette del successo.

I figli cresciuti con l’affetto di genitori premurosi saranno capaci di riconoscenza, guardando al passato senza esitare a offrire il proprio aiuto nei momenti di bisogno verso coloro che li hanno accolti con amore.

Nonostante questo punto di vista possa non essere condiviso dalla maggioranza, è comunque possibile trovare felicità e realizzazione nel voler bene ai propri genitori, anche se la stima non è mai stata intatta.

È possibile, in molti contesti, voler bene ai propri genitori, senza stimarli.

Va compreso in modo molto serio che, finché si vive nella casa dei genitori, o semplicemente da vicini o da dirimpettai, non è possibile fare il vero salto dell’indipendenza e dell’autonomia, specialmente in quelle situazioni dove non sono stati risolti e superati differenti traumi dell’infanzia.

Una dipendenza che si trasforma in una funzionalità Borderline, fra genitori e figli, porta le persone che la vivono direttamente ed indirettamente allo stremo e a condurre una vita esagitata basata su rancori, rinfacci e momenti di temporanea redenzione e richieste di perdono.

Chi ti parla di relazione di “Odio e amore” può essere imbrigliato in questo tipo di situazioni delle quali non è facile liberarsi senza una Riprogrammazione Mentale ed un percorso di Counseling (Psicoterapia di Aiuto).

I figli solitamente non hanno potere di cambiamento dei propri genitori, spesso vale anche per i fratelli e gli amici di infanzia.

Si chiama sindrome del pannolino o del borotalco, chi ha cambiato il pannolino non sarà disposto a cambiare la sua mentalità, anche se i figli hanno delle valide ragioni e vantaggi da apportare ai genitori.

Le persone dove abbiamo la minor o pressoché nulla influenza sono i genitori, i fratelli, i parenti di primo grado e gli amici di vecchia data.

Una cosa fondamentale da considerare, quando viene intrapreso un lungo percorso di esercizi per riprogrammare la mente, è quello di guardare a brevi ma intensi periodi di rilassamento, onde evitare di incorrere nel disturbo post traumatico da stress.

Esortazione all’impegno: la cosa più difficile in natura

  1. Fare un cambiamento richiede tanto impegno! Ed è per questo che così poche persone decidono di affrontare i propri problemi personali. Questo vale anche per approcci come il Coaching, la Psicoterapia, la Riprogrammazione e lo studio di informazioni positive e potenzianti, anche quando si tratta di investire economicamente in questi percorsi.
  2. Vendere formazione è una sfida, specialmente quando si tratta di vendere la soluzione ai problemi personali, poiché richiede uno sforzo considerevole. E impegnarsi non è certo una pratica comune per la maggior parte delle persone.
  3. Per superare l’insoddisfazione, le persone devono affrontare il confronto con i propri pari e sviluppare una grande resilienza per sopportare le critiche. Molti preferiscono evitare la lotta e schierarsi con la massa, piuttosto che affrontare il giudizio sociale e la pressione per risolvere i propri problemi. Perciò, intraprendere un percorso di guarigione richiede un coraggio eccezionale.

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