Firmare un contratto in veste di cliente

Quando firmiamo un contratto in veste di cliente: perché abdichiamo alle nostre responsabilità?

Introduzione

Nella società odierna, firmare un contratto è un atto quotidiano che coinvolge una vasta gamma di contesti, dai servizi digitali agli interventi a domicilio, dagli acquisti di beni alle transazioni immobiliari.

Nonostante la frequenza con cui ci troviamo a dover sottoscrivere accordi, molte persone tendono a non leggere attentamente le clausole contrattuali, abdicando di fatto alle proprie responsabilità. Questo articolo esplorerà le ragioni di questo comportamento e discuterà le implicazioni legali e pratiche della mancata lettura dei contratti.

Complessità e lunghezza dei documenti

Firmare un contratto diventa spesso un incubo. Una delle principali ragioni per cui le persone non leggono i contratti è la complessità e la lunghezza dei documenti stessi. I contratti sono spesso redatti in un linguaggio giuridico complesso, ricco di termini tecnici e clausole articolate. Questa complessità può scoraggiare la lettura approfondita, portando il cliente a firmare senza una comprensione completa delle condizioni. La mancanza di chiarezza e la prolissità dei documenti contrattuali rendono la lettura un compito oneroso, che molti preferiscono evitare.

Fiducia eccessiva

Un altro fattore determinante è la fiducia eccessiva nell’altra parte del contratto. Spesso, le persone si fidano ciecamente dell’interlocutore, soprattutto se percepiscono l’accordo come standard o se hanno avuto esperienze positive in passato. Questa fiducia può derivare da rapporti preesistenti o dalla reputazione del contraente, portando i clienti a sottovalutare l’importanza di una lettura dettagliata. La convinzione che l’altra parte agisca in buona fede e che non ci siano clausole nascoste penalizzanti è spesso un’illusione pericolosa.

Pressione del tempo

La pressione del tempo è un altro elemento cruciale. In molte situazioni, i clienti sono spinti a concludere rapidamente un accordo, sia per motivi personali che professionali. La fretta di finalizzare la transazione può portare a trascurare la lettura dettagliata del contratto. Questa urgenza può essere indotta dall’altra parte, che potrebbe porre scadenze strette o presentare il contratto come un’opportunità da cogliere al volo, creando un senso di pressione temporale.

Sottovalutazione del rischio

Molti individui sottovalutano i rischi associati alla mancata lettura delle clausole contrattuali. Spesso si pensa che le clausole non lette siano irrilevanti o non applicabili alla propria situazione e in molti ambiti firmare un contratto, in modo superficiale, preannuncia un perfetto disastro. Questa percezione può derivare da una scarsa comprensione delle implicazioni legali delle clausole o da un ottimismo ingiustificato. La convinzione che nulla di negativo possa accadere può portare a una superficialità pericolosa nella gestione dei propri obblighi contrattuali.

Mancanza di competenze

La mancanza di competenze legali è un’altra barriera significativa quando si tratta di comprendere e firmare un contratto. Molte persone non possiedono le conoscenze necessarie per comprendere appieno le implicazioni delle clausole contrattuali. La terminologia giuridica e la struttura complessa dei contratti possono risultare inaccessibili a chi non ha una formazione specifica in materia. Questa mancanza di competenze può portare a una delega implicita della responsabilità, affidandosi a consulenti legali o semplicemente ignorando il contenuto del contratto.

Procedure di affidamento e contesti normativi

Le procedure di affidamento, specialmente in ambito pubblico, seguono regolamentazioni specifiche che possono influenzare il comportamento dei contraenti. La L. n. 120/2020, ad esempio, permette l’affidamento diretto per servizi e forniture fino a 139.000 euro senza un procedimento di gara formale fino al 30 giugno 2023. Questo approccio semplificato può ridurre la trasparenza e la consapevolezza dei termini contrattuali, poiché la formalità della gara pubblica viene bypassata. Gli affidamenti diretti possono essere puri, con contrattazione con un solo operatore, o comparativi, con scelta tra più operatori senza una gara formale.

Principio di rotazione e criteri di aggiudicazione

Il principio di rotazione è essenziale per evitare il consolidamento di rendite di posizione in capo al gestore uscente. Le stazioni appaltanti possono derogare a tale principio solo con adeguata motivazione, garantendo trasparenza e parità di trattamento tra gli operatori economici. I criteri di aggiudicazione, definiti dall’art. 95 del d.lgs. n. 50/2016, possono basarsi sull’offerta economicamente più vantaggiosa, che considera la qualità dell’offerta, o sul prezzo più basso, che valuta esclusivamente l’aspetto economico.

Ruolo dei soggetti aggregatori

I soggetti aggregatori, secondo l’art. 9, comma 2 del decreto legge 66/2014, devono soddisfare determinati requisiti per centralizzare la domanda e ridurre i costi. Questi soggetti giocano un ruolo cruciale nella gestione delle maxi-procedure per l’acquisizione di beni e servizi, garantendo efficienza e risparmio. Tuttavia, la centralizzazione può anche portare a una minore attenzione ai dettagli contrattuali da parte dei singoli contraenti, che si affidano alla struttura organizzativa dei soggetti aggregatori.

Recenti sentenze del Consiglio di Stato

Le recenti sentenze del Consiglio di Stato forniscono linee guida importanti sull’interpretazione delle clausole della lex specialis, che devono seguire criteri contrattuali chiari. I chiarimenti delle stazioni appaltanti (FAQ) servono come interpretazione autentica delle clausole di gara, fornendo maggiore trasparenza e comprensione agli operatori economici. Queste interpretazioni aiutano a garantire che le procedure di affidamento siano condotte in modo equo e trasparente, riducendo le ambiguità e i rischi associati alla mancata lettura dei contratti.

Firmare un contratto, considerazioni finali

In conclusione, la mancata lettura delle clausole contrattuali da parte dei clienti è un fenomeno comune, influenzato da fattori come la complessità e la lunghezza dei documenti, la fiducia eccessiva, la pressione del tempo, la sottovalutazione del rischio e la mancanza di competenze.

Le normative e le sentenze recenti forniscono linee guida per garantire trasparenza e parità di trattamento negli affidamenti, ma è fondamentale che i clienti prendano consapevolezza delle loro responsabilità e leggano attentamente i contratti prima di firmarli. Solo attraverso una maggiore attenzione e comprensione delle clausole contrattuali si possono evitare sorprese indesiderate e proteggere i propri interessi.

Consiglio di approfondire l’argomento con la lettura di un articolo sull’interpretazione delle clausole.

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