Conviene veramente fare Cooprodotti, Joint Ventures, Collaborazioni e Società?
I coprodotti sono prodotti che risultano dalla collaborazione tra due o più parti che contribuiscono con risorse, know-how o lavoro per creare qualcosa insieme.
Questo concetto è ampiamente utilizzato in diversi settori e può riguardare corsi, brevetti, eventi dal vivo e molto altro ancora.
Coprodotto, esempi
Ecco alcuni esempi di coprodotti nei diversi contesti:
- Corsi: Immagina due istituti di istruzione superiore che collaborano per creare un corso interdisciplinare che combina materie e competenze complementari. Ad esempio, una scuola di design potrebbe collaborare con una scuola di business per creare un corso sul design thinking per gli imprenditori. Entrambe le istituzioni contribuiscono con il loro know-how e le risorse per creare il corso insieme.
- Brevetti: Due aziende o inventori possono collaborare per sviluppare un nuovo prodotto o un processo innovativo e condividere la proprietà del brevetto. Ad esempio, un’azienda farmaceutica potrebbe collaborare con un istituto di ricerca universitario per sviluppare una nuova terapia basata su una scoperta scientifica. In questo caso, entrambe le parti hanno contribuito all’innovazione e condividono i diritti di proprietà intellettuale sul brevetto.
- Eventi dal vivo: Immagina due organizzatori di eventi che collaborano per creare un grande festival musicale. Una società potrebbe essere esperta nell’organizzazione di eventi di grandi dimensioni, mentre l’altra potrebbe avere contatti nell’industria musicale per portare artisti di fama internazionale. Insieme, combinando le loro risorse e competenze, creano un evento di successo che beneficia di entrambe le reti e le conoscenze.
In tutti questi casi, i coprodotti sono il risultato di una collaborazione strategica tra due o più parti che combinano le proprie risorse, competenze e know-how per creare un valore maggiore di quanto potrebbero fare da sole.
Nei corsi di formazione di marketing e negli eventi dal vivo per la vendita dei propri prodotti, i coprodotti emergono quando due o più entità collaborano per creare e presentare contenuti educativi o promuovere prodotti all’interno di una macro area del mercato. Tuttavia, questa forma di collaborazione presenta alcune criticità significative che richiedono attenzione.
Patti chiari, compensi, database ed exit
Una delle principali criticità riguarda la coerenza delle informazioni fornite durante la collaborazione.
Poiché più parti sono coinvolte nella creazione e nella presentazione dei contenuti, è essenziale garantire che tutti gli aspetti del corso o dell’evento siano in linea con gli obiettivi e i messaggi concordati.
Incoerenze o discrepanze possono danneggiare la credibilità e l’efficacia complessiva del programma, per questo vanno fatti scrivere contratti da un avvocato competente.
Un’altra criticità riguarda la gestione dell’uscita (exit) dalla collaborazione. È importante stabilire chiaramente le condizioni e i termini per la fine della partnership, inclusi i diritti di utilizzo dei materiali creati durante la collaborazione e il mantenimento della proprietà intellettuale.
L’uso del database clienti è un’altra area critica. Durante la collaborazione, possono essere raccolti dati sui partecipanti ai corsi o agli eventi.
È fondamentale stabilire chiaramente come verranno utilizzati e condivisi questi dati una volta terminata la collaborazione, in conformità con le leggi sulla privacy e le aspettative dei clienti.
È altrettanto fondamentale decidere chi farà marketing educativo ripetuto e vendite di back end alla lista dei clienti una volta sciolta la partnership (up-sell e cross-sell).
Infine, è importante affrontare la questione dei compensi in modo che chi assorbe le perdite possa avere un compenso dell’80 per cento, mentre chi non è esposto percepisce massimo un 20 per cento.
Le parti coinvolte devono concordare chiaramente su come verranno suddivisi i profitti generati dai corsi o dagli eventi e su quali saranno i criteri di compensazione, inclusi i pagamenti iniziali, le royalty o altre forme di condivisione dei guadagni.
Affrontare queste criticità in modo efficace richiede una comunicazione aperta e una pianificazione attenta fin dall’inizio della collaborazione. Un’approccio chiaro e trasparente può contribuire a garantire il successo e la sostenibilità dei coprodotti nel lungo termine.
Royalty, Upfront: compensi
La differenza principale tra “royalty” e “upfront” riguarda il momento e il modo in cui vengono pagati i compensi per la creazione di un prodotto:
- Royalty: Si tratta di un pagamento basato sulle vendite o sull’utilizzo continuato del prodotto. Chiunque abbia contribuito alla creazione del prodotto, come un autore, un artista o un designer, riceve una percentuale delle entrate generate dal prodotto stesso. Questo pagamento avviene tipicamente a intervalli regolari (ad esempio, mensilmente o annualmente) e dipende direttamente dalle vendite o dall’utilizzo del prodotto sul mercato. Le royalty sono spesso utilizzate in settori come la pubblicazione di libri, la musica, i film e i prodotti digitali.
- Upfront: Si tratta di un pagamento fisso effettuato in anticipo per il lavoro svolto nella creazione del prodotto. Chiunque sia coinvolto nel processo di creazione riceve un compenso concordato in anticipo per il proprio lavoro, indipendentemente dalle vendite o dall’utilizzo successivo del prodotto. Questo tipo di pagamento è tipicamente fatto all’inizio del progetto o dopo il completamento di determinate fasi di lavoro. Gli upfront sono comunemente utilizzati in settori come la progettazione grafica, la consulenza e lo sviluppo di prodotti.
In breve, mentre le royalty sono basate sulle vendite o sull’utilizzo continuato del prodotto nel tempo, gli upfront sono pagamenti fissi effettuati all’inizio o durante la creazione del prodotto, indipendentemente dalle sue prestazioni future sul mercato.
Fee Plus Royalty
Le “fee plus royalty” combinano elementi di entrambi i modelli di compensazione: le fee iniziali e le royalty basate sulle vendite o sull’utilizzo continuato del prodotto.
In pratica, coloro che partecipano alla creazione del prodotto ricevono un pagamento fisso iniziale (fee) per il loro lavoro, oltre a una percentuale delle entrate generate dal prodotto stesso (royalty) nel corso del tempo.
Questo approccio può offrire ai creatori un certo livello di sicurezza finanziaria iniziale attraverso le fee, mentre allo stesso tempo li motiva a investire nella qualità e nel successo a lungo termine del prodotto tramite le royalty.
Le fee iniziali possono coprire i costi di produzione, mentre le royalty forniscono un incentivo per promuovere il successo del prodotto sul mercato.
Le fee plus royalty sono spesso utilizzate in settori come l’editoria, l’industria musicale, il cinema e l’industria del software, dove i creatori possono essere compensati sia inizialmente che nel tempo in base alle prestazioni del loro lavoro sul mercato.
Le persone si rivelano quando iniziano ad arrivare molti soldi sul conto/sui conti corrente, perché i soldi evidenziano i tratti caratteriali delle persone! I tratti spendaccioni delle persone si vedono quando i ‘soldini’ iniziano ad arrivare. L’avidità è dietro l’angolo. Pensateci! Patti scritti!